l Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, è devastato da un conflitto armato che si protrae da decenni, restando ai margini delle notizie, e che negli ultimi tre anni si è brutalmente intensificato.
Le milizie armate dei ribelli del gruppo M23, spalleggiate dal Rwanda, avanzando da nord, al confine Ruandese, hanno costretto milioni di persone a fuggire dalle proprie case e villaggi, per riversarsi, sfollate, alle porte di Goma. Sono 4,6 milioni ad oggi i profughi interni nelle province del Nord e del Sud Kivu in Congo. Sempre in milioni, da tre anni, dormono all’aperto, ai lati delle strade, in condizioni igienico sanitarie inesistenti.
Nell’instabilità e nell’emergenza protratta, pagano il prezzo più alto i corpi marginalizzati, quelli delle donne, la cui salute riproduttiva e sessuale e la stessa tutela alla vita sono seriamente compromesse.
È prioritario per ACS, da 30 anni in Repubblica Democratica del Congo con diverse progettualità, continuare a lavorare insieme ai colleghi di ACS Congo per far fronte all’emergenza. Grazie a un finanziamento della Chiesa Valdese e alla stretta collaborazione con l’associazione Progettomondo e alle associazioni locali Aefev e ACS Congo, stiamo convogliando le nostre energie alla realizzazione di un progetto di emergenza che si rivolge a donne e nuclei familiari sfollati che vivono nei siti intorno a Goma.
Cosa possiamo fare tutt3? Informarci, attivarci, ricondividere. Coltiviamo insieme solidarietà.